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Frontiere
chiuse
Ultimo appello per l’Europa
Il
premier britannico Cameron ha offerto aiuti finanziari all’Italia per gestire
la questione immigrati, ma sia chiaro che il Regno
unito non intende accoglierne nemmeno uno. Il tatto e la cortesia
dell’Inghilterra mancano completamente alla Francia.
Hollande ha chiuso semplicemente in faccia la frontiera a quei cento
disperati che a Ventimiglia volevano passarla, costringendo le autorità
italiane ad intervenire. E Hollande è socialista come Renzi, figuratevi cosa
faranno i nazionalisti polacchi o dei paesi baltici. Gli ungheresi hanno già
iniziato a costruire un muro per ricordare ai serbi chi sono. È vero che la Germania
del cancelliere Merkel è un paese portato naturalmente al compromesso e si è
già attivato per raggiungere una mediazione. I tedeschi dall’800 hanno
tentato di trovare un intesa fra socialismo e
nazionalismo dopo 130 finalmente vi erano riusciti, con il
“nazionalsocialismo”. Capirete bene le ragioni della nostra preoccupazione,
perché i tedeschi furono quasi gli ultimi ad instaurare al potere un fenomeno
che dilagava già nel resto d’Europa. In Croazia qualcuno se lo ricorda bene,
tanto che iniziano a disegnare la svastica sui campi di calcio dove gioca la
nazionale. È un modo per far sapere che stanno tornando. Sotto questo profilo
garanzie democratiche le danno pochissimi Paesi. Tanto che avevamo invitato
solo due giorni fa il presidente del Consiglio a parlare con Salvini che si
era detto disponibile, in modo che il governo non si trovasse scoperto sul
lato dell’immigrazione. È successo che Alfano ha annunciato lo sgombero dei
campi rom. Salvini si sente già un piede nel governo, tanto da rispondere
persino al papa. Se l’Europa pensasse di lasciarci
gestire da soli, con qualche soldo, i flussi migratori, dovremo preparaci,
prima che alla rottura dell’Unione europea, alla presa del governo da parte
delle forme politiche più scioviniste, perché un’ondata di migranti che si
accalca ai nostri confini semina il panico tanto da far trasformare persino
il mite Alfano in una belva che vuole usare le ruspe. Grillo ha subito
accumunato topi, spazzatura e clandestini, dandoci un’idea del linguaggio con
cui ci troveremo a confrontarci nei prossimi mesi. Se ancora esiste una
diplomazia europea, dopo aver sparato sciocchezze di tutti i generi, il piano
dei commando che sbarcano in Libia per distruggere i barconi la principale, è
il caso di mettersi al lavoro. Altrimenti le conseguenze saranno tali da
ricordare davvero il clima politico degli anni venti del secolo scorso.
Roma, 18 Giugno 2015
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